“DDPP – Digital Decade Policy Programme”, Stato dell’arte in Europa e in Italia

Aug 27, 2024


Europa

La Commissione europea ha pubblicato il 2 luglio 2024 la seconda relazione sullo stato del “Digital Decade”, che fornisce una panoramica completa dei progressi compiuti nell’ottica di conseguire gli obiettivi e i traguardi digitali fissati per il 2030 dal DDPP-Digital Decade Policy Programme.

Quest’anno la relazione è accompagnata da un’analisi delle tabelle di marcia strategiche nazionali per il Digital Decade presentate dagli Stati membri, che illustrano in dettaglio le misure, le azioni e i finanziamenti nazionali previsti per contribuire alla trasformazione digitale dell’Unione.

Sia l’Unione Europea sia gli Stati membri hanno un ruolo importante da svolgere nell’applicazione del nuovo quadro giuridico, adottare misure per promuovere la diffusione delle tecnologie digitali e garantire che i cittadini siano dotati di competenze digitali adeguate per beneficiare appieno della trasformazione digitale. Per questo motivo la relazione invita gli Stati membri ad intensificare l’impegno in quanto il conseguimento degli obiettivi del digital decade in materia di infrastrutture digitali, imprese, competenze e servizi pubblici è fondamentale per la prosperità economica e la coesione sociale future dell’UE.

La relazione sottolinea che l’Unione è ancora lontana dal conseguire gli obiettivi di connettività fissati dal DDPP: le reti in fibra ottica, fondamentali per fornire connettività Gigabit e consentire l’adozione di tecnologie all’avanguardia come l’IA, il cloud e l’Internet degli oggetti (IoT), raggiungono solo il 64 % delle famiglie. Oggi le reti 5G di alta qualità raggiungono solo il 50 % del territorio dell’UE e le loro prestazioni sono ancora insufficienti per fornire servizi 5G avanzati. Per affrontare queste sfide gli Stati membri e la Commissione dovrebbero collaborare per promuovere un mercato unico digitale realmente funzionale.

Nel 2023 anche l’adozione dell’IA, del cloud e/o dei big data da parte delle imprese europee era ben al di sotto dell’obiettivo del digital decade del 75%. In base alle tendenze attuali, solo il 64 % delle imprese utilizzerà il cloud, il 50 % dei big data e solo il 17 % l’IA entro il 2030.

Per realizzare la digitalizzazione del settore imprenditoriale è fondamentale incentivare l’adozione di strumenti digitali innovativi da parte delle PMI, in particolare il cloud e l’IA, nonché mobilitare ulteriori investimenti privati nelle start-up a forte crescita. Ciò è indispensabile per mantenere la competitività dell’Europa per quanto riguarda l’innovazione, l’efficienza e la crescita basate sui dati.

Un’altra importante sfida da affrontare nella trasformazione digitale dell’UE rimane la limitata diffusione delle tecnologie digitali al di là delle grandi città.

Italia

In tale contesto, la Commissione europea ha aggiornato le raccomandazioni specifiche per Paese e trasversali rivolte a ciascuno Stato membro dell’UE al fine di colmare le lacune individuate.

Nel 2023 l’Italia ha compiuto progressi nel settore dell’e-government, in particolare per quanto riguarda la sanità elettronica e i principali servizi pubblici digitali per le imprese.  Permangono sfide particolarmente importanti per quanto riguarda le competenze digitali, mentre le imprese italiane sono in ritardo nell’adozione di tecnologie avanzate come l’IA.  Tuttavia, nell’ultimo anno, l’Italia ha continuato a progredire nell’implementazione delle reti gigabit.

Due principali punti di forza e aree di progresso:

  • Sanità elettronica: l’Italia registra risultati superiori alla media dell’UE per quanto riguarda l’accesso alle cartelle cliniche elettroniche (82,7 su 100 rispetto a una media dell’UE di 79,1 su 100), che sono state introdotte in tutte le regioni e hanno registrato notevoli progressi nel 2023 (+15,9 %).
  • Infrastrutture digitali: nonostante la copertura delle reti Fibre to the Premises (FTTP) e Fixed Very High-Capacity Networks (VHCN) sia inferiore alla media UE (59,6%, contro una media UE rispettivamente del 64% e del 78,8%), l’Italia continua a compiere buoni progressi in questi indicatori.

Due principali punti deboli e aree da migliorare:

  • Adozione del cloud da parte di imprese e startup: solo il 5% delle imprese italiane utilizza l’IA, al di sotto della media UE (8%) e con una dinamica limitata. Inoltre, l’espansione delle imprese in Italia rimane difficile a causa di un ecosistema generalmente debole e di investimenti limitati in capitale di rischio. Nel 2023 l’Italia ha registrato solo 7 unicorni (meno del 3 % di tutti gli unicorni nell’UE).
  • Competenze digitali di base: solo il 45,8 % delle persone in Italia possiede almeno le competenze digitali di base, con divari tra tutte le fasce di età. Questo dato è ben al di sotto della media UE del 55,6% e ha mostrato una dinamica limitata negli ultimi anni. 

Tabella di marcia strategica per il digital decade in Italia

La tabella di marcia italiana dimostra che l’Italia prevede uno sforzo significativo per raggiungere gli obiettivi e i traguardi del digital decade. Il nostro Paese ha fissato obiettivi per tutti i 14 indicatori chiave di prestazione e, nella maggior parte dei casi, gli obiettivi sono in linea con le ambizioni dell’UE per il 2030. Per realizzare la trasformazione digitale, l’Italia prevede di stanziare un bilancio totale (esclusi gli investimenti privati) stimato a oltre 32,5 miliardi di EUR (1,6 % del PIL). 

Diritti e principi digitali

Lo speciale Eurobarometro “Digital Decade 2024” rivela che il 49 % degli intervistati italiani ritiene che l’UE tuteli bene i propri diritti digitali, con una diminuzione di 6 punti rispetto al 2023 e una fiducia nella privacy digitale pari al 57 %. Il 45% degli intervistati esprime preoccupazione per la sicurezza degli ambienti digitali per i bambini e il 40% è preoccupato per il controllo dei dati personali. Questi risultati sottolineano la necessità di rafforzare i diritti digitali a livello nazionale. Nonostante queste preoccupazioni, l’83% degli italiani riconosce l’importanza delle tecnologie digitali per accedere ai servizi pubblici e l’81% per connettersi con amici e familiari, evidenziando un forte apprezzamento per i progressi digitali.

Raccomandazioni specifiche per l’Italia

L’Italia deve migliorare le proprie prestazioni verso i traguardi e gli obiettivi del digital decade, per promuovere la competitività, la resilienza, la sovranità e i valori europei e l’azione per il clima:

  • Competenze digitali di base: intensificare gli sforzi per rafforzare le competenze digitali in tutti i gruppi destinatari. 
  • Adozione dell’IA da parte delle imprese: rafforzare l’adozione delle tecnologie da parte delle imprese, con particolare attenzione all’IA e tenendo conto delle barriere e dei driver specifici dell’Italia.
  • Unicorni: rafforzare le azioni volte a sostenere l’ecosistema delle start-up e delle imprese innovative, anche attraverso strumenti finanziari efficaci, iniziative a sostegno dell’espansione delle imprese e sinergie tra i settori della ricerca e dell’industria.
  • Specialisti in TIC: aumentare i programmi TIC nell’istruzione superiore e adottare misure specifiche per aumentare la partecipazione delle donne all’istruzione e alla carriera nel settore delle TIC. 

Per approfondire: