Interessante. Trovo che il punto cruciale sia il mezzo tecnologico con il quale "aumentiamo" la realtà fisica.
La tecnologia più a portata di mano di noi comuni mortali è per il momento costituita dagli smartphones, mentre le icone che continuano a colpire il nostro immaginario sono i
Google Glass piuttosto che i vetri di un'auto alla James Bond sui quali vengono proiettate le informazioni sul traffico (oppure, allo stesso modo, le tracce dei bersagli sull'elmetto di un pilota militare).
Le caratteristiche fondamentali per questi mezzi sono quelle di potersi muovere con noi ed essere sufficientemente "trasparenti" per permetterci di aprire, con naturalezza, una finestra virtuale aggiuntiva che allarghi l'orizzonte di informazioni (e quindi di coscienza) su quanto fisicamente ci circonda.
Se si considerano come realtà aumentata tutti i mezzi che ampliano (digitalmente) le informazioni disponibili rispetto ad un dato "luogo" fisico, allora posiamo dire che esistono già oggi applicazioni che cambiano i meccanismi di molti business. Una mappa servita dal GPS e da un network di informazioni non è forse già la possibile fonte di scelta per un ristorante ? La locandina di un concerto che con un codice a barre QR porta sul mio telefonino istantaneamente tutte le informazioni è la possibilità di comprare il biglietto non cambia già i tempi e i modi dei miei acquisti?
Queste applicazioni sono state rese possibili dall'aumento della miniaturizzazione e della capacità di calcolo, e forse il prossimo livello dipenderà ancora dagli stessi fattori.
Può anche darsi che non sempre le informazioni che andremo raccogliendo con questi ampliamenti ci facciano comodo, ma questa è
un'altra storia